Il Pressing: analisi degli elementi chiave

16.11.2023

a cura della redazione

Il pressing è un'arma strategica importantissima e, in particolare, è un tratto che contraddistingue l'identità di una squadra di calcio.

Szkoła Trenerów PZPN im. Kazimierza Górskiego
Szkoła Trenerów PZPN im. Kazimierza Górskiego

Lunedì 13 e martedì 14 Novembre, Massimo Lucchesi si è recato in Polonia dove ha raccolto l'invito di Pawel Grycmann, capo della scuola allenatori polacca, per approfondire il tema del pressing agli allenatori che stanno frequentando il corso UEFA PRO. A seguire le impressioni di Massimo e i punti salienti trattati nel corso della sessione.

"E' stato molto interessante potersi confrontare con una classe così preparata e ambiziosa. Più della metà degli allenatori iscritti al corso sta già infatti allenando a livello professionistico e tre tecnici sono al timone di squadre della massima divisione polacca (Adrian Siemieniec, Dawid Szwarga, Kamil Kuzera ndr). Come sempre, da parte mia, ho cercato di condividere le mie esperienze, i miei studi e mettere a loro disposizione gli strumenti per poter effettuare scelte efficaci, senza alcuna pretesa di insegnare qualcosa a qualcuno. Devo dire che i riscontri e gli attestati ricevuti al termine della presentazione sono stati molto positivi e mi fa piacere aver lasciato loro dei temi su cui ragionare"

IL PRESSING: DEFINIZIONE

La parte iniziale del meeting è stata contraddistinta dall'approfondire il significato di pressing. Si tratta di una premessa necessaria per poi analizzare ed entrare nei dettagli di tutti gli aspetti che caratterizzano il pressing.

"Far prendere consapevolezza ai giocatori sul perchè vogliamo che la nostra squadra sia portata a pressare è un aspetto fondamentale. Pressare non significa "solo" riconquistare il pallone. Pressare significa dare un senso alla riconquista della palla. Il senso deriva dal sapere dove e come recuperare il pallone per ribaltare il fronte del gioco. C'è poi un significato ancora più profondo e importante: pressare è parte della nostra identità, del nostro modo di interpretare la gara, del fatto che siamo consapevoli che aggredire la partita non ci da la certezza di ottenere tre punti (il risultato può essere condizionato da episodi ndr) ma ci da la sicurezza di "vincere" anche qualora dovessimo perdere la gara". 

I DIVERSI TIPI DI PRESSING

In base al contesto tattico cambia completamente la modalità per esercitare la pressione.

L'allenatore deve infatti organizzare tempi e modalità di pressione diverse in relazione al fatto che la palla sia stata appena intercettata dall'avversario o già in possesso dello stesso (ad esempio a seguito di rimessa in gioco). Esistono quindi almeno 3 differenti "momenti" di pressing che scaturiscono dai diversi contesti tattici che la squadra si troverà ad affrontare in partita.

E' conseguentemente molto importante andare ad allenare tutte le diverse forme del pressing per consentire alla squadra di essere adeguatamente preparata nell'affrontare qualsiasi situazione.

COME E QUANDO

Una volta che sono ben chiari ai giocatori i diversi momenti per far scattare la pressione collettiva, diventa fondamentale conferire alla squadra una chiara organizzazione (Uomo immediata? uomo ritardata? Di reparto?). In un caso si cercherà di sfruttare e vincere i duelli chiave, nell'altro, la riconquista della palla avviene a seguito di intercetto, anticipo o contrasto ed è fondamentale l'occupazione degli spazi.

Indipendentemente dalla filosofia difensiva, che può anche cambiare nel corso della gara, in relazione alle esigenze della partita e al diverso momento che stanno vivendo le squadre, l'allenatore dovrà definire i segnali (triggers) capaci di far scattare l'aggressione.

Triggers

A seguire alcuni, tra i principali segnali, approfonditi da Massimo Lucchesi nelle sessioni in Polonia:

  • Battezzare un avversario non particolarmente dotato.

  • Costruire situazioni di superiorità numerica (attraverso corse a invito).

  • Aggredire le rimesse laterali (ricevere un pallone che arriva dall'alto non è mai scontato).

  • Leggere passaggi lenti o ricezioni complicate.

  • Attaccare a seguito di retropassaggio.

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GEGEN-PRESSING E IL PRESSING IN TRANSIZIONE

La maggior parte degli allenatori non si è mai soffermata affondo sulla differenza (SOSTANZIALE) tra il contro-pressing (gegen-pressing) e il pressing che scatta, dopo un possesso palla prolungato, nell'immediatezza della perdita della sfera.

Prerequisito fondamentale del pressing in transizione e della riconquista immediata della palla è infatti la manovra offensiva che precede la perdita del possesso e che deve agevolare in maniera determinante la successiva aggressione. Destrutturare l'organizzazione offensiva avversaria (obbligando gli attaccanti rivali a profondi ripiegamenti) e una corretta dislocazione dei giocatori, pronti ad aggredire a palla persa, sono le basi del pressing in transizione che ha come obiettivo primario quello di recuperare immediatamente la sfera senza necessariamente associare il contrattacco alla riconquista.

Il contro-pressing o gegen-pressing ha invece caratteristiche e finalità diverse. Jurgen Klopp, uno dei massimi esponenti di questa filosofia, in una intervista ha dichiarato: "il miglior regista offensivo è il gegen-pressing", facendo chiaramente intendere come il riuscire a recuperare la palla di fronte o nei pressi della retroguardia avversaria consentisse poi ai suoi giocatori di trovare spazi e linee di passaggio per attaccare la profondità.


IL PROCESSO DIDATTICO

Szkoła Trenerów PZPN im. Kazimierza Górskiego
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Il piano didattico è e deve essere in stretta correlazione con la filosofia e il modello di gioco perseguito dal tecnico. Indipendentemente da ciò gli aspetti da sviluppare riguardano:

  • ABILITA' E COMPETENZE INDIVIDUALI
  • COOPERAZIONE TATTICA (MODELLO DI GIOCO)
  • PIANO GARA


1) AGGRESSIONE IN DOPPIO SPAZIO

Come si vede dalla grafica, la squadra in possesso palla ha lo scopo di effettuare un tot di passaggi (otto ad esempio), per poi segnare in una delle tre porticine.

I difendenti - in inferiorità numerica - devono aggredire costantemente gli avversari per riconquistare la sfera ed indirizzarla per uno dei due giocatori posizionati all'interno dell'altro settore.

A quel punto le squadre si invertono i compiti.

2) PRESSING ALL'INDIETRO (IN DUE MOMENTI)

Se la riconquista palla non va a buon fine diventa fondamentale ripiegare rapidamente e cercare di rubare palla pressando all'indietro.

L'esercitazione riportata a seguire stimola proprio questi fattori. I giocatori azzurri hanno modo di concludere a rete - a seguito del cross del laterale jolly - in situazione di superiorità numerica.

Se ciò non avviene è pronto a partire il giocatore rosso posizionato fuori area, che va a sviluppare un contrattacco in superiorità numerica e obbliga gli elementi azzurri a ripiegare alla massima velocità,

Se neanche i giocatori rossi riescono a segnare ecco che è il giocatore giallo sulla sinistra dello schermo a ricevere la palla dall'allenatore e ad innescare un nuovo ribaltamento in direzione della porta in basso, con i giocatori che invertono nuovamente i ruoli.  

3) PRESSING E GEGEN-PRESSING

Altra esercitazioni molto interessante e utile per allenare sia il riconoscimento dei segnali che la capacità dei giocatori di mantenere le giuste distanze e muoversi a tempo.

L'azione parte sempre dal portiere. Nella prima fase è la squadra blu che va a pressare l'avversario in possesso palla, in base alle zone di campo e ai segnali identificati dal tecnico.

Per agevolare il pressing si può obbligare la squadra in possesso ad effettuare passaggi rasoterra. 

Le squadre, nel corso dell'esercizio, invertono naturalmente le posizioni in campo per consentire a tutti i giocatori di comprendere la strategia di riconquista.

Nella seconda fase l'allenatore introduce un secondo pallone alle spalle del reparto difensivo della squadra in pressione (giocatori blu, in questo caso) e ciò va a stimolare il gegen-pressing dei rivali rossi.

I giocatori blu dovranno essere bravi a evitare la riagressione avversaria e pronti a loro volta ad aggredire i rivali in caso di un nuovo pallone introdotto dal tecnico.

In questa seconda fase dell'esercizio i giocatori possono giocare senza vincoli (viene soppressa la regola che rendeva obbligatorio il passaggio rasoterra).


I TEMI DELL'INTERVENTO IN POLONIA

Ecco, in sintesi, tutti i temi toccati da Massimo Lucchesi nella sessione sviluppata durante il corso UEFA PRO presso la scuola allenatori polacca.

Pawel Grycmann, capo della Scuola Allenatori, e Massimo Lucchesi.